Cassino è soggetta in prevalenza a turismo religioso e della memoria. Le mete più gettonate per i turisti che arrivano nella Città Martire risultano essere l’Abbazia, meta di turisti da tutto il mondo, l’Historiale ed i cimiteri di guerra, luoghi dal forte potere attrattivo per il loro valore simbolico-sacrale e le Terme Varroniane.
In particolare solo l’Abbazia di Montecassino, Fondata da San Benedetto da Norcia nell’anno 529, considerato il più celebre monastero della cristianità, raggiunge una media di circa 1.000.000 visitatori all’anno, confermandosi come uno dei luoghi di maggior afflusso turistico del Lazio al di fuori di Roma. Segue l’interesse anche per il Museo e per i siti archeologici presenti in zona tra cui l’Anfiteatro ed il teatro Romano.
Notevole anche l’interesse turistico per l’Historiale, un museo multimediale dedicato alle vicende storiche che portarono Cassino a divenire centro cruciale della seconda guerra mondiale in Italia, cui è correlato anche l’interesse per visitare gli imponenti cimiteri dedicati alle vittime internazionali dell’ultimo conflitto mondiale, il cimitero del Commonwealth, il Cimitero Germanico ed il Cimitero Polacco, meta di pellegrini da tutto il mondo.
Non mancano anche coloro che, sfruttando la posizione geografica della città, a metà strada tra Roma e Napoli e a poca distanza dal Mar Tirreno e dal Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, scelgono Cassino come base per le loro escursioni. Mete vicine sono: Abbazia di Casamari, Abbazia di Trisulti, Grotte di Pastena, Reggia di Caserta, Formia , Gaeta, Isole Ponziane, Capri, Roma e Napoli.
ABBAZIA DI MONTECASSINO
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
HISTORIALE DI CASSINO
ROCCA JANULA
TEATRO ROMANO
TERME VARRONIANE
ABBAZIA DI MONTECASSINO L’Abbazia di Montecassino fu fondata da S. Benedetto nell’anno 529, trasformando un tempio pagano in monastero e dedicandolo a S. Martino. In questo luogo sacro, testimone di santità, di cultura e di arte, S. Benedetto scrisse la Regula Monachorum e morì il 21 marzo del 547. I resti di S. Benedetto e di S. Scolastica, riposano sotto l’altare maggiore della Basilica. L’Abbazia di Montecassino è stata distrutta nel 577 dai Longobardi, nell’833 dai Saraceni e nel 1349 da un terremoto. Nulla ancora a confronto della distruzione del 15 febbraio 1944, quando a seguito di un violentissimo bombardamento, Montecassino fu ridotto ad un cumulo di macerie. Quanto oggi è possibile ammirare è dovuto all’Abate Rea, che volle ricostruire l’Abbazia secondo il programma “dov’era, com’era” e allo stato Italiano che elesse la sua ricostruzione a simbolo della rinascita.
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE Il Museo di Cassino è situato all’interno della città romana e costruito negli anni settanta dalla Soprintendenza Archeologica del Lazio. Ha una superficie di circa 300 mq e 3 sale espositive con reperti che vanno dalla prima età del ferro all’epoca romana. I materiali esposti sono stati rinvenuti in Cassino e nella sua immediata vicinanza. Sotto il piano del museo è stato recentemente realizzato il Lapidarium, dove è possibile ammirare antiche mura ed epigrafi ritrovate nell’area archeologica.
ROCCA JANULA La Rocca Janula fu fatta costruire dall’Abate Aligerno nella seconda metà del secolo X, quando ancora non esisteva la città di S. Germano, per creare una difesa contro le frequenti aggressioni. La stessa rocca fu potenziata dall’Abate Mansone e successivamente dall’Abate Gerardo che la consolidò e fece costruire la torre centrale, alta oltre 20 mt., e una cappella. La Rocca Janula ha subito gravi danni durante i bombardamenti del 1944, che distrussero completamente l’Abbazia e la Città di Cassino. In questi anni è stata ristrutturata ed è ancora oggetto di lavori da parte del Ministero dei Beni Culturali.
TEATRO ROMANO Il teatro è situato all’interno dell’antica città di Casinum, di forma semicircolare ed una ampiezza di mt. 53,50 è di epoca augustea stante il ritrovamento di una statua dell’imperatore e di epigrafi riguardanti i due nipoti. La cavea è divisa in quattro settori e separati appaiono anche la “summa cavea” di sette gradini e la “ima cavea” di tredici. La zona dell’orchestra era divisa dall’ima cavea da un parapetto in pietra, del quale restano poche lastre. La parte superiore era destinata all’ingresso degli spettatori per mezzo di una galleria coperta, ancora visibile. Il teatro fu riportato alla luce nel 1936 e restaurato una prima volta nel 1959 ed è ancora oggi oggetto di continui restauri. Attualmente è luogo incantevole utilizzato per spettacoli estivi di teatro classico e di arte varia.
HISTORIALE DI CASSINO Historiale di Cassino 800 mq di superficie allestita, 10 km di cavi, 120 mq di “grandi schermi”, 22 monitor, 32 lettori DVD, 7 videoproiettori, 8 sistemi di programmazione audio-video, 65 casse audio, 250 m. di binari sospesi, 280 sorgenti luminose, 1 teatro ottico, 1 testa parlante. Dicevamo: non è un museo, non è una mostra, non è un film. Con il concetto tradizionale di museo condivide la concentrazione dell’esperienza in uno spazio fisico. Con un allestimento moderno ha in comune un pensiero scenografico e didattico. Dal cinema prende un certo linguaggio immaginifico e la capacità di raccontare attraverso le emozioni. Per ulteriori informazioni visita il sito ufficiale all’indirizzo: museohistoriale.org
TERME VARRONIANE I romani costruirono, in Cassino, stabilimenti termali nella zona denominata Monticelli, nei pressi della stazione ferroviaria. In quella zona sgorgano centinaia di sorgenti e l’acqua ha una temperatura costante di quasi 13°. I resti romani ritrovati nel luogo sono della villa di Marco Terenzio Varrone. Le acque limpidissime hanno un basso contenuto minerale e per tale motivo sono considerate terapeutiche risultando particolarmente efficaci per la cura della calcolosi renale e della gotta.